Il treppiedi è indispensabile ?

Uno degli argomenti che dividono i fotografi in genere è : treppiedi sì o no. In ogni categoria fotografica si trovano estimatori di una posizione o di un'altra, è la macro sicuramente non fa eccezione. Per alcuni è un inutile accessorio, per altri indispensabile e anch’io veramente sono stato per un po’ confuso perché leggevo di fotografi che lo consigliavano ed altri che non ne volevano sentire proprio. Così capitava  che lo portavo ma senza usarlo, o rimpiangevo quando lo lasciavo a casa. Ma nel tempo ho acquisito un esperienza che mi ha portato ad assumere una terza posizione a riguardo: dipende dal soggetto e come lo vogliamo riprendere ! Sembrerà banale ma fino ad adesso ( sempre riferito alla macro) non è un idea che viene diffusa spesso.

Infatti se veramente vogliamo capire se il treppiedi è indispensabile non si può prescindere dal decidere preventivamente che soggetto andremo a fotografare e soprattutto con che tecnica. La bella farfalla ferma sul posatoio ripresa con una luce diffusa ( cielo coperto, prima dell’alba, zona d’ombra aperta, ecc.) e sfondo perfetto ma diaframma molto chiuso e Iso bassi, la si fotografa sempre con tempi abbastanza lenti (anche diversi secondi). Ovvio che allora il treppiedi diventa indispensabile, tutto cambia se invece in pieno sole ce ne andiamo per prati a fotografare tutto ciò che si muove. Il treppiedi diventerà non solo inutile ma abbastanza irritante da portarsi dietro. Quindi ovvio che tutto dipenderà dalla nostra tendenza verso un genere di fotografia o un altro, e non semplicemente dalla voglia di portarsi dietro qualcosa che forse non useremo.

Personalmente, per vari motivi, sono costretto a uscire presto la mattina e quindi porto sempre con me il treppiedi in quanto i soggetti se ne stanno belli e fermi per farsi fotografare da me ! Ma nelle giornate estive per quanto esco presto l’alba è passata già da un po’, ma porto lo stesso con me il treppiedi perché spesso lo uso come appoggio per il gomito. Infatti il problema più sentito nella macro è la corretta messa a fuoco che diventa sempre più problematica all’aumentare dell’ingrandimento, e io amo i forti ingrandimenti ! Quindi posiziono il treppiedi nel punto che reputo più adatto e ci appoggio il gomito, così riesco a stabilizzare parecchio la mano e tutto diventa più facile ( relativamente parlando ! ) Poi ci sono occasioni in cui predispongo l’obiettivo per riprese non oltre 1:1 e flash su staffa e pratico quello che chiamo “macro-caccia” e allora non porto neanche la borsa figuriamoci il treppiedi !

  Ma ci sono occasioni che ne porto addirittura due ! Per realizzare tutti gli scatti delle serie “forme della natura” e per fotografare le orchidee ed altre piante uso un piccolo treppiedi che utilizzo per mantenere o un pannello riflettente o un cartoncino nero come sfondo . Qualche volta mi è capitato di metterci proprio il soggetto sul treppiedi, oppure di utilizzarlo per mantenere fermo il soggetto in caso di vento, usando delle pinze o altro. Potete vedere nella sezione “set fotografici” alcuni scatti in cui si vede come uso questo comodo e avvolte indispensabile accessorio.

Anche per le riprese dei funghi o fiori particolarmente bassi il treppiedi può tornare molto utile. Infatti spesso uso capovolgere la colonna centrale per usare la fotocamera raso al terreno. Si ottengo inquadrature davvero spettacolari, anche se è un pò scomodo scattare in queste posizioni senza treppiedi sarebbe impossibile sopratutto i funghi nelle penombra di un bosco con poca luce

Concludendo il treppiedi è molto più che un utile accessorio, ma parte integrante della mia attrezzatura e scelgo di portarlo in base alle occasione e al tipo di foto che voglio realizzare.

p.s.: il vocabolario dice:

cavalletto: arnese in legno, con tre o quattro gambe e traverse, adoperato per sostenere pesi o per pittori.

Treppiedi: sostegno a tre gambe per apparecchi topografici, fotografici e sim.

Voi cosa usate ?