L'ululone, bombina pachypus

L'ululone è un anfibio davvero particolare e potremmo dire anche raro qui in prov. di Taranto. Chiariamo subito però che il suo nome coretto è ululone appenninico o Bombina pachypus , questo per differenziarlo da quello settentrionale chiamato ululone dal ventre giallo.

In questa foto si vede subito una caratteristica particolare dell'ululone: il suo ventre colorato. E' da considerarsi una vera arma di difesa, infatti quando l'ululone si sente minacciato si rivolta e fa vedere il suo ventre colorato. Questo serve sia per spaventare e disorientare il predatore ma sopratutto per avvisarlo che è una preda avvelenata. Come il rospo anche l'ululone è capace di secernere dalla sua ghiandole epidermiche una sostanza molto tossica per le mucose della bocca del predatore. Ovviamente è tossica anche per gli umani, ma è sufficiente lavarsi le mani per annullarne l'effetto, ma è assolutamente sconsigliato maneggiarlo sopratutto per evitare di stressarlo inutilmente.

In questa foto che ritrae un piccolo neo metamorfosato è evidente come la parte superiore dell'ululone sia piena di verruche e da alcune di esse all'occorrenza fuoriesce il veleno. Nel tarantino gli ululoni sono segnalati solo nelle gravine, questo perchè solo li riesco a trovare il loro ambiente ideale, piccole o piccolissime pozze possibilmente libere da altri animali. Ecco l'ambiente dove gli ho fotografati:

Quella piccola pozza al centro della foto conteneva una decina di esemplari e alcuni erano intenti a cantare. Il canto degli ululoni è davvero caratteristico e da il nome a questo anfibio. Lo potete ascoltare nel video, è una sorta di ululo comunque poco udibile in lontananza.

 

 

Questo è un girino di ululone, dalla deposizione delle uova alla forma adulta gli ululoni impiegano dai 45 a 70 giorni in base alle circostanze ambientali. Hanno un periodo riproduttivo abbastanza lungo e si accoppiano anche in autunno. Notevole anche la longevità della specie, si conoscono casi in natura di ululoni vissuti 16 anni !

Ecco una situazione particolare dai cui si può vedere chiaramente la differenza da un ululone ed una rana. La pelle, la forma della testa e delle zampe palmate sono le più evidenti.

Se vi capita di incontrare questo splendido anfibio prestate la massima attenzione , è davvero una specie che sta diventando sempre più rara grazie alla distruzione dei suoi habitat naturali, ma anche al desiderio di qualcuno di averli in cattività. Non posso certo giudicare io chi ha degli animali prigionieri in casa, ma questa è una specie protetta e quindi ne è vietata assolutamente la detenzione. Qui in piccolo video, giusto per apprezzare il suo canto: