Sulle Ali delle Gravine

Volare liberi sulle immense gravine, sfiorare gli strapiombi con incredibile facilità, alternare veloci picchiate a dolci planate. Il tutto con immensa semplicità ed estrema naturalezza. Accade ogni giorno, migliaia di volte ma troppo spesso lontano dai miei occhi ! Il volo degli uccelli mi ha sempre affascinato, ma inutile dirlo i rapaci evocano emozioni troppo forti.

Di certo quando vedevo i documentari sui signori del cielo mai avrei pensato che un giorno li avrei visto così da vicino, ascoltato il suono del vento sulle loro ali, l'echeggiare dei richiami nel cielo, incrociare i loro occhi fin quasi a temerli.

I nibbi, come questo sopra, hanno davvero un posto speciale nella mia infanzia. Difatti ogni volta che andavamo a Napoli per far visita ai parenti percorrevamo la Basentana nelle prime ore del pomeriggio e io stavo con gli occhi fissi a guardare il cielo. E loro non mancavano mai, sempre numerosi e maestosi, hanno impresso la mia memoria per sempre.

Vederli e fotografarli in un paesaggio naturale come le gravine mi ha fatto tornare bambino, a quando sognavo di essere su quelle montagne lucane per vedere i nibbi volarmi vicino.

E come tanto tempo fà non mi stanco mai di osservarli nelle loro evoluzioni, sognando di poter volare insieme a loro e provare l'ebbrezza di sfiorare le chiome di alberi altissimi.

 Ma se questi sono nibbi come saranno le aquile ? Una domanda che mi facevo spesso per quella innata insaziabilità che accompagna ogni bambino. La risposta l'ho trovata non sui libri e in sterili misure, ma dal vivo trovandomi di fronte l'aquila dei serpenti o biancone. Un incontro che si è ripetuto dopo due anni ma sempre con un emozione fortissima.

Tanto vicino e così grande che non rientra nel fotogramma, ma abbastanza per sentire il suono della sue ali che non scorderò mai., come il suo sguardo fiero e severo. Sembra girarsi a guardarmi prima di allontanarsi, lo prendo come una saluto per il prossimo incontro.

Ancora incantato dall'incontro fortunato la mia attenzione viene catturata da uno svolazzare tra gli alberi. La maestosità del biancone viene contrastata dalla bellezza dei colori del piccolo cardellino.

 Più in la sui rovi qualcun'altro cerca di farsi notare e io non posso certo ignorarlo . Un piccolo fanello colora la macchia.

Anche se piccoli questi esseri alati si esibiscono in velocissimi voli tra i rami intricati, sempre attenti che qualcuno non piombi su di loro, come i piccoli falchi, piccoli ma sempre rapaci predatori del cielo.

Non potevo concludere questa splendida giornata dedicata agli uccelli senza incontrare la principessa delle gravine: la cicogna nera. La sua bellezza ed infinita eleganza non poteva che stregarmi, la sua rarità nella nostra terra non poteva che inorgoglirmi avendo il privilegio di fotografarla.

Se avessimo le ali probabilmente non saremmo così affascinati dal volo degli uccelli, non ci resta che ammirarli e ringraziare Colui che li ha creati ad impreziosire il cielo con il loro volo meraviglioso.