Pozze rosse !

Durante alcune escursioni in gravina mi sono imbattuto in uno strano fenomeno: delle piccole pozzanghere di acqua trasparente ma dal fondo di colore rosso intenso. Cosa provocava quel colore così forte ed in contrasto con la roccia circostante ? La mia curiosità aumentava sempre di più visto che riscontravo questa cosa in diverse località. Dapprima pensavo alla pioggia “colorata” dalla sabbia del deserto ( comune dalle mie parti) o peggio dai minerali del siderurgico che sovrasta Taranto ! Ma osservando meglio la spiegazione della pioggia colorata non reggeva, non spiegava come mai alcune pozze erano rosse mentre altre lì vicino no, oltre a tutta la roccia attorno che continuava a rimanere quasi bianca, come si vede nelle foto.

Metto anche le foto su Natura Mediterraneo, ma dalle immagini è impossibile trarre una conclusione, giustamente mi viene detto che si dovrebbe dare un occhiata al microscopio per analizzare sia l’acqua che il deposito rosso sul fondo per avere un idea più precisa. Ma io non possiedo un microscopio e quindi ho chiesto se potevo spedire dei campioni a qualche bravo volontario e la risposta è subito arrivata: Maurizio Gazzaniga si è offerto e io non ho perso tempo ! Lui è membro del Gruppo Italiano di Microscopia Naturalistica e autore di diversi libri sull’argomento.  Ho così raccolto delle piccole pietre dal fondo di quelle pozze e spedito il tutto a Maurizio. Dopo qualche giorno ecco la risposta : si tratta di un alga, un  ematococco , più precisamente Haematococcus pluvialis.  L’incredibile mondo dell’invisibile, del microscopico questa volta si manifestava in maniera visibile ed apprezzabile anche ad occhio nudo !

Maurizio mi spiega chiaramente che queste alghe sono presenti in molte raccolta d’acqua, anche piccolissime, si sparge con il vento , è molta diffusa e non sono poche le persone che la coltivano  (come lui !) proprio per osservarla al microscopio vista la sua bellezza e caratteristiche. E dalle foto che mi invia come potrei dargli torto !

Qui si vede una cellula di ematococco nella forma vegetativa, come si vede il suo colore predominante è il verde. Foto di M. Gazzaniga

Ma su alcune caratteristiche più specifiche lascio la parola a lui:

Ciascuna cellula di H. pluvialis è caratterizzata dalla presenza di due flagelli ed è inclusa in una rigida teca di natura organica a cui risulta attaccata attraverso sottili filamenti citoplasmatici. Il cloroplasto è localizzato in posizione periferica e contiene clorofilla b responsabile della colorazione verde chiaro con cui normalmente si osservano. In determinate circostanze , tuttavia, come ad esempio in presenza di un’intesa radiazione luminosa o carenza di nutrienti (principalmente azoto inorganico)  a predominare è un altro pigmento, l’astaxantina,  un carotenoide che fa virare al rosso la loro colorazione. La cellula è anche caratterizzata dalla presenza di un pallido stigma di forma triangolare. Queste alghe rivestono anche una certa importanza economica. Poste in  grossi bioreattori sono, infatti, soggette a coltivazione intensiva allo scopo di ricavarne l’astaxantina che viene utilizzata a vario titolo nell’industria alimentare.

Aplanospore di ematococco, è evidente il cambiamento di colore. Foto di M. Gazzaniga

Quindi se dovessi spiegare con parole semplici a mio figlio questa cosa direi che come le foglie degli alberi con il freddo cambiano colore, quando i nutrienti cominciano a scarseggiare l’ematococco cambia colore e il suo nucleo passa dal verde al rosso intenso e si deposita sul fondo lasciando l’acqua completamente limpida e trasparente . Ecco cosa colorava quelle pozze in gravina ! Un aspetto davvero significativo è la sostanza che queste alghe sintetizzano per diventare rosse: l’ astaxantina. Se cercate in rete qualche informazione scoprirete che è un potentissimo antiossidante, un vero toccasana per la salute del nostro organismo, infatti si trovano molti preparati che la contengono, il tutto prelevato dai miniscoli  ematococchi come quelli che ho trovato in gravina, straordinario !

Se non fosse stato per Maurizio Gazzaniga non avrei mai trovato risposta alle mie domande, il campo della microscopia è davvero spettacolare e grazie alle foto che potete vedere sul suo sito: www.acquariofiliaemicroscopia.it  scoprirete anche voi un mondo sconosciuto a noi comuni mortali..!