Migrazione primaverile di Gru (Grus grus L. 1758) presso la Salina Grande di Taranto

di Antonio Monaco

La gru ( Grus grus L., 1758) della famiglia Gruidae appartenente all’ ordine dei Gruiformes, è specie estinta come nidificante in Italia nei primi decenni del XX secolo, con ultime prove di nidificazione in Veneto (1909-1920, 1943?). Nel nostro paese è migratrice regolare con movimenti tra settembre-novembre (max. tra metà ottobre e metà dicembre) per la migrazione autunnale e tra febbraio-aprile (max. marzo) per la migrazione primaverile, con presenze sporadiche in maggio. Il transito primaverile è meno evidente e le migrazioni sono più consistenti sul versante adriatico, nel medio-alto Tirreno e sulle coste delle regioni meridionali e insulari (soprattutto Calabria e Sicilia). E’ svernante regolare con una popolazione stimata in 30-150 ind. I contingenti migratori (e svernanti) sono in netto incremento numerico nel corso dell’ultimo decennio, anche con flussi di entità senza precedenti storici. E’ estivante irregolare.

A livello europeo la popolazione nidificante (Europa centrale, Scandinavia e Russia) è stimata in circa 110.000 coppie), in netto incremento dal 1990, dopo una storica fase di marcata regressione culminata negli anni 1960-1970 (BirdLife International, 2004). La migrazione autunnale (IX-XI), quella meglio studiata, avviene a tappe, attraverso tre distinte vie (Fig. 1) :

Fig. 1. Rotte migratorie autunnali di Grus grus in Europa (WE = West-European; BH = Baltic- Hungarian; EE = East-European). Tali rotte, indicate nel testo, sono rappresentate in colore grigio in figura. Lo spessore delle linee rappresenta l’intensità del flusso migratorio (da Mingozzi, et al., 2013 modificato)

La popolazione svernante europea si rinviene principalmente in Spagna (50.000 – 60.000 ind.) e in Nord Africa.

Per quanto riguarda le rotte migratorie autunnali in Italia, la Fig. 2 evidenzia vie di transito e consistenza numerica.

Fig. 2. Rotte migratorie autunnali di Grus grus in Italia ( = Via settentrionale; 2a e 2b = Vie meridionali. Lo spessore delle linee indica l’intensità dei flussi migratori, le linee spezzate indicano vie migratorie scarsamente rappresentate da dati osservativi (da Mingozzi, et al., 2013)

La Fig. 3, rappresenta, invece, le rotte migratorie primaverili, sempre con relative vie di transito e classi di abbondanza di individui

Fig. 3. Rotte migratorie primaverili di Grus grus in Italia ( = Via ligure-padana, ad asse prevalente SW-NE; = Via siculo-calabro-adriatica, di maggior peso numerico ad assi SW-NE, S-N e, più limitatamente SE-NW). (da Mingozzi, et al., 2007)

Nell’ambito delle migrazioni autunnali in Italia, sono stati riscontrati, nell’intervallo temporale intercorrente tra gli anni 2001-2006, i cosiddetti fenomeni di mass migration (afflussi massicci di individui stimabili a diverse migliaia di individui in poche ore) che hanno interessato principalmente la Calabria (ad esempio a Rende (CS) il 19.11.2005, 2.100 individui censiti dalle ore 06.45 alle 08.02. Un numero di molto superiore, ma imprecisabile, tra le 00.00 e le 06.45 in tutta l’area cosentina).

Dalle informazioni sopra riportate, quindi, sembra che fenomeni di mass migration relative a Grus grus siano riscontrabili solo nel periodo autunnale e in particolar modo in Calabria.

L’evento, quindi, occorso a Taranto fra il 13 e il 15 marzo 2015 dove, secondo le notizie riportate dal WWF locale, sono state avvistate circa 1.000 gru nell’area della Salina Grande, rappresenterebbe un evento di particolare eccezionalità nel panorama migratorio di questa specie in Italia, sia per il periodo dell’anno (migrazione primaverile), sia per la località (non risultano in letteratura avvistamenti di tale entità per questa specie nel tarantino).

In questo quadro di straordinarietà, la mattina del 14 marzo 2005 ho avuto l’occasione, e la fortuna, di recarmi in Salina Grande (Foto n. 1, gentilmente concessa da Teo Dura) dove, effettivamente, a mia memoria, non avevo mai visto un tale numero di gru (vi erano diversi stormi in volo e altri erano poggiati al suolo).

Foto n. 1

Nelle foto che seguono sono riportate alcuni degli scatti effettuati durante la mattinata

In questa foto sono visibili alcuni caratteri distintivi: vertice rosso, faccia, nuca e parte anteriore del collo grigio-nerastra; stria biancastra sui lati del capo, parti laterali e posteriori del collo. Iride rossa.

In questa foto è visibile l’imponente apertura alare: 2200 – 2450 mm

 

In questa foto è visibile il volo in tipica formazione a V.

 

Nella stessa giornata, gru in volo sono stati segnalate alle Bocche del Rodano, sui Pirenei orientali, nei dipartimenti di Landes, Lot e Garonna, Charente Marittima, Cher, Yonne, Aube, Marna, Senna e Marna, Ardenne e Mosa in Francia ed almeno 1.500 gru erano ancora presenti al lago del Der, uno dei più grandi laghi artificiali d’Europa nella Regione di Champagne-Ardenne, sempre in Francia.

Visto che nei trend migratori studiati (2001-2007) (Mingozzi, et al., 2007, 2013) la gru mostra in Italia, come anche in Europa, una significativa tendenza all’incremento numerico dei flussi migratori, in particolare in quello primaverile, sarebbe auspicabile un monitoraggio migratorio dell’area della Salina Grande dopo l’eccezionalità di questo evento, in quanto se dovesse essere confermato anche nei prossimi anni, l’area della Salina Grande, già individuata come facente parte della Rete Natura 2000 come SIC Mar Piccolo, meriterebbe sicuramente la promozione a maggiori forme di tutela (forse proponendola anche come ZPS e/o Riserva Naturale).

Nel frattempo, mi ritengo estremamente fortunato di aver assistito ad un fenomeno che, a memoria d’uomo, nella mia città non era mai successo.

 

 

Bibliografia e Sitografia

Toschi A., 1986 - "Avifauna Italiana II", Editoriale Olimpia.

Brichetti P.& Fracasso G., 2004 – "Ornitologia italiana. Vol. 2 – Tetraonidae-Scolopacidae. Alberto Perdisa Editore, Bologna.

Mingozzi T., Storino P., Venuto G., Alessandria G., Arcamone E., Urso S., Ruggieri L., Massetti L. & Massolo A., "Autumn Migration of Common Cranes Grus grus Through the Italian Peninsula: New Vs. Historical Flyways and Their Meteorological Correlates". Acta Ornithologica, 48(2):165-177. 2013.

Mingozzi T., Venuto G., Storino P., Urso S., Alessandria G., Arcamone E. & Massolo A., "La migrazione della Gru Grus grus In Italia: pattern fenologici e vie di transito in un’analisi settennale di dati". XIV Convegno Italiano di Ornitologia, Trieste 26-30 settembre 2007.

http://champagne-ardenne.lpo.fr/grus-grus/index.htm.