Le libellule,
La parola "Libellula" è un termine che indica un insetto
appartenente all'Ordine degli Odonata, ma più correttamente bisognerebbe
distinguere le vere Libellule (sott'ordine Anisoptera) dalle Damigelle
(sott'ordine Zigoptera). Un tempo si parlava anche di un terzo sott'ordine, gli
Anisozigoptera, che comprendeva solo 2 specie con caratteristiche intermedie fra
anisotteri e zigotteri, ma oggi sono state inserite anch'esse fra gli
Anispotera.
Gli odonati sono insetti antichissimi: si evolvono a
partire dal Carbonifero, circa 359-299 milioni di anni fa. In quell'epoca
esisteva un unico continente con clima per lo più tropicale, molto umido e
caldo. Abbondavano le paludi e la vegetazione cresceva rigogliosa: tante piante
significava tanto ossigeno, infatti molti animali del Carbonifero assunsero
dimensioni enormi per diluire questo gas, che altrimenti sarebbe stato tossico a
tale concentrazione all'interno del corpo.
Uno dei più grandi insetti di tutti i tempi visse nel
Carbonifero: era una libellula (Meganeura
monyi) con apertura alare di 72 cm. (quasi come un gabbiano!). Il più grande
insetto in assoluto venne subito dopo, nel Permiano (299-251 milioni di anni
fa):
Meganeuropsis permiana, che arrivava a 76 cm. di apertura alare!
L'ossigeno, che raggiungeva il 35% di concentrazione
nell'atmosfera, diminuì progressivamente nel corso delle ere geologiche e già
nel Triassico (200 milioni di anni fa) comparvero molti degli Ordini attuali.
Sopravvissute alle grandi estinzioni di massa che
decimarono le specie viventi alla fine del Permiano (scomparvero il 96% delle
forme di vita!), del Triassico (l'80%) e del Cretaceo (65 milioni di anni fa,
76% di specie estinte), esse intrecciano i loro voli sugli stagni ancor oggi,
senza essere troppo dissimili dai loro remoti antenati. Vediamole più da
vicino...
Gli zigotteri sono più delicati, generalmente più
piccoli; si riconoscono perché hanno la testa che si sviluppa trasversalmente
rispetto al corpo. Inoltre, quando sono posate, tengono le ali accostate lungo
l'addome.
Ceriagrion tenellum maschio
Gli anisotteri, invece, sono generalmente più grandi, con
la testa globosa in cui gli occhi, enormi, ne ricoprono la maggior parte della
superficie, fino a toccarsi alla sommità del capo in molte specie. A riposo
tengono le ali aperte, perpendicolarmente al corpo.
Sympetrum sp.
Le libellule nascono da uova che vengono deposte in
acqua, o su piante acquatiche, o su tronchi e rami vicino all'acqua, da cui la
larva si lascerà cadere presto nello stagno o nel ruscello. Le larve sono
carnivore: si nutrono di piccoli animali che trovano nelle acque dolci. Le
specie più grandi come le Aeshna, possono predare piccoli pesciolini o girini di
anfibi. Le rane ribalteranno il rapporto fra preda e predatore quando saranno
adulte: allora sarà la rana a predare la libellula! Una particolarità unica nel
regno animale distingue l'alimentazione delle libellule da tutti gli altri
predatori: la maschera. Essa è una struttura articolata alla bocca, tenuta
ripiegata come un braccio. Quando una preda si avvicina, la larva si orienta
verso di essa e fa scattare la maschera, che si allunga rapidissimamente (un
decimo di secondo!) e acciuffa il cibo, portandolo alla bocca. Il movimento è
tanto veloce da essere quasi invisibile a occhio nudo.
Larva di Lestes sp.
Molte larve si sviluppano in poche settimane , ma alcune
specie richiedono fino a 5 anni per compiere le 11 mute che porteranno
all'insetto adulto! Quando si avvicina il momento dell'ultima muta, la larva
abbandona l'acqua e si arrampica sulla riva o su uno stelo: qui sfonderà la
cuticola dell'esoscheletro e estrarrà per prima la testa, poi il torace con le
ali, infine l'addome. Da questo momento le ali inizieranno a distendersi,
l'addome si allungherà e le zampe si irrobustiranno, finché, dopo circa 2-3 ore
dall'inizio della metamorfosi, la nuova libellula potrà spiccare il primo volo.
Presto si allontanerà dal luogo in cui è nata, anche di diversi chilometri.
Anax imperator femmina androcroma
Le libellule adulte sono ancora carnivore: si nutrono di
insetti catturati al volo tramite le zampe, che assumono la posizione detta "a
cestello". Possono mangiare in volo o da posati. Spesso predano altre libellule
più piccole. Questa necessità di carne, e quindi di energia, si spiega col fatto
che ogni ala è mossa indipendentemente dalle altre da quattro muscoli, per un
totale di sedici per il complesso delle quattro ali. Un muscolo abbassa l'ala,
un altro la alza anteriormente, un terzo la alza posteriormente e un quarto la
torce senza alzarla né abbassarla. Questo conferisce alle libellule un estremo
controllo del volo, rendendole capaci di grande manovrabilità, scarti improvvisi
e perfino di volare all'indietro per brevi tratti. Per facilitare il volo
occorre anche il calore del sole: solo quando si sono scaldate a sufficienza
riescono a volare, mentre al mattino presto, quando sono ancora ricoperte dalla
rugiada della notte, sono quasi immobili e possono essere osservate e avvicinate
senza difficoltà.
Lestes sp.
Sympetrum sp.
Passerà un po' di tempo, fino a 3 mesi a seconda delle
specie, prima che la giovane libellula assuma i colori definitivi e torni al suo
stagno o al suo ruscello, essendo ormai sessualmente matura.
I maschi iniziano a difendere un proprio territorio, di
solito un tratto di ruscello, o canale, o un lato di uno stagno. Lo pattugliano
instancabilmente per tutte le ore di sole del giorno, pronti a scacciare gli
altri maschi con furiosi combattimenti aerei. Le femmine, invece, cercano i
territori dei maschi per accoppiarsi con essi. Se la femmina è ricettiva, il
maschio la accoglierà e seguirà l'accoppiamento, altrimenti verrà scacciata.
L'accoppiamento delle libellule è anch'esso unico nel
regno animale: mentre la femmina ha gli organi genitali all'estremità
dell'addome, il maschio è stato costretto a evolvere un adattamento per
permettere la buona riuscita dell'accoppiamento: deve cioè piegare l'addome ad
arco fino a trasferire gli spermi (che vengono prodotti vicino alla punta
dell'addome) in una struttura che li raccoglie all'altro capo dell'addome, nel
secondo segmento. Fatto ciò, è pronto per cercare una femmina.
Enallagma cyathigerum maschio e femmina forma blu
Quando questa entra nel suo territorio il maschio la
afferra con le sue appendici caudali, simili a pinzette, dietro la testa (negli
anisotteri) o sul protorace (negli zigotteri). Inizia il "tandem", in cui
maschio e femmina restano uniti e volano insieme col maschio davanti e la
femmina dietro, saldamente trattenuta dalle appendici caudali. L'accoppiamento
può avvenire in volo o da posati: la femmina deve arcuare il proprio corpo fino
a portare i suoi genitali a raccogliere gli spermi del maschio: si forma una
figura detta "a cuore".
Coenagrion, sp.
La deposizione può avvenire, a seconda delle specie, con
il maschio che continua a trattenere la femmina, oppure con il maschio che la
rilascia, ma la controlla da vicino, scacciando gli altri maschi, o ancora con
la femmina che si allontana da sola e depone per conto suo.
Può sembrare molto difficile fotografare questi insetti,
così veloci e così abili a cambiare direzione in volo, ma in realtà molte specie
pattugliano il territorio seguendo sempre lo stesso percorso sullo stagno, o
usando spesso lo stesso posatoio: se ci si apposta vicino al percorso sarà
possibile tentare uno scatto al volo. Si raccomandano tempi brevissimi una messa
a fuoco già impostata, in attesa che la libellula appaia nel mirino della
fotocamera.
Crocothemis erythraea femmina
In Italia sono note circa 93 specie, numero destinato ad
aumentare con il riscaldamento globale che sta portando nuove specie a
conquistare i territori più a nord a partire dal nord-Africa.
Ischnura elegans femmina type C
Crocothemis erythraea maschio
Libellula fulva
Anax imperator maschio
Orthetrum brunneum maschio
Sympetrum sp.
Calopteryx haemorrhoidalis femmina
Calopteryx haemorrhoidalis maschio
Ischnura elegans maschio