Le libellule,  di Dario Olivero.

La parola "Libellula" è un termine che indica un insetto appartenente all'Ordine degli Odonata, ma più correttamente bisognerebbe distinguere le vere Libellule (sott'ordine Anisoptera) dalle Damigelle (sott'ordine Zigoptera). Un tempo si parlava anche di un terzo sott'ordine, gli Anisozigoptera, che comprendeva solo 2 specie con caratteristiche intermedie fra anisotteri e zigotteri, ma oggi sono state inserite anch'esse fra gli Anispotera.

Fossile di zigottero in ambra: 38-24 milioni di anni fa, Repubblica Dominicana

Gli odonati sono insetti antichissimi: si evolvono a partire dal Carbonifero, circa 359-299 milioni di anni fa. In quell'epoca esisteva un unico continente con clima per lo più tropicale, molto umido e caldo. Abbondavano le paludi e la vegetazione cresceva rigogliosa: tante piante significava tanto ossigeno, infatti molti animali del Carbonifero assunsero dimensioni enormi per diluire questo gas, che altrimenti sarebbe stato tossico a tale concentrazione all'interno del corpo.

Uno dei più grandi insetti di tutti i tempi visse nel Carbonifero: era una libellula (Meganeura monyi) con apertura alare di 72 cm. (quasi come un gabbiano!). Il più grande insetto in assoluto venne subito dopo, nel Permiano (299-251 milioni di anni fa): Meganeuropsis permiana, che arrivava a 76 cm. di apertura alare!

L'ossigeno, che raggiungeva il 35% di concentrazione nell'atmosfera, diminuì progressivamente nel corso delle ere geologiche e già nel Triassico (200 milioni di anni fa) comparvero molti degli Ordini attuali.

Sopravvissute alle grandi estinzioni di massa che decimarono le specie viventi alla fine del Permiano (scomparvero il 96% delle forme di vita!), del Triassico (l'80%) e del Cretaceo (65 milioni di anni fa, 76% di specie estinte), esse intrecciano i loro voli sugli stagni ancor oggi, senza essere troppo dissimili dai loro remoti antenati. Vediamole più da vicino...

Gli zigotteri sono più delicati, generalmente più piccoli; si riconoscono perché hanno la testa che si sviluppa trasversalmente rispetto al corpo. Inoltre, quando sono posate, tengono le ali accostate lungo l'addome.

Ceriagrion tenellum maschio

Gli anisotteri, invece, sono generalmente più grandi, con la testa globosa in cui gli occhi, enormi, ne ricoprono la maggior parte della superficie, fino a toccarsi alla sommità del capo in molte specie. A riposo tengono le ali aperte, perpendicolarmente al corpo.

Sympetrum sp.

Le libellule nascono da uova che vengono deposte in acqua, o su piante acquatiche, o su tronchi e rami vicino all'acqua, da cui la larva si lascerà cadere presto nello stagno o nel ruscello. Le larve sono carnivore: si nutrono di piccoli animali che trovano nelle acque dolci. Le specie più grandi come le Aeshna, possono predare piccoli pesciolini o girini di anfibi. Le rane ribalteranno il rapporto fra preda e predatore quando saranno adulte: allora sarà la rana a predare la libellula! Una particolarità unica nel regno animale distingue l'alimentazione delle libellule da tutti gli altri predatori: la maschera. Essa è una struttura articolata alla bocca, tenuta ripiegata come un braccio. Quando una preda si avvicina, la larva si orienta verso di essa e fa scattare la maschera, che si allunga rapidissimamente (un decimo di secondo!) e acciuffa il cibo, portandolo alla bocca. Il movimento è tanto veloce da essere quasi invisibile a occhio nudo.

Larva di Lestes sp.

Molte larve si sviluppano in poche settimane , ma alcune specie richiedono fino a 5 anni per compiere le 11 mute che porteranno all'insetto adulto! Quando si avvicina il momento dell'ultima muta, la larva abbandona l'acqua e si arrampica sulla riva o su uno stelo: qui sfonderà la cuticola dell'esoscheletro e estrarrà per prima la testa, poi il torace con le ali, infine l'addome. Da questo momento le ali inizieranno a distendersi, l'addome si allungherà e le zampe si irrobustiranno, finché, dopo circa 2-3 ore dall'inizio della metamorfosi, la nuova libellula potrà spiccare il primo volo. Presto si allontanerà dal luogo in cui è nata, anche di diversi chilometri.

                                                                                           

Anax imperator femmina androcroma

Le libellule adulte sono ancora carnivore: si nutrono di insetti catturati al volo tramite le zampe, che assumono la posizione detta "a cestello". Possono mangiare in volo o da posati. Spesso predano altre libellule più piccole. Questa necessità di carne, e quindi di energia, si spiega col fatto che ogni ala è mossa indipendentemente dalle altre da quattro muscoli, per un totale di sedici per il complesso delle quattro ali. Un muscolo abbassa l'ala, un altro la alza anteriormente, un terzo la alza posteriormente e un quarto la torce senza alzarla né abbassarla. Questo conferisce alle libellule un estremo controllo del volo, rendendole capaci di grande manovrabilità, scarti improvvisi e perfino di volare all'indietro per brevi tratti. Per facilitare il volo occorre anche il calore del sole: solo quando si sono scaldate a sufficienza riescono a volare, mentre al mattino presto, quando sono ancora ricoperte dalla rugiada della notte, sono quasi immobili e possono essere osservate e avvicinate senza difficoltà.

Lestes sp.

Sympetrum sp.

Passerà un po' di tempo, fino a 3 mesi a seconda delle specie, prima che la giovane libellula assuma i colori definitivi e torni al suo stagno o al suo ruscello, essendo ormai sessualmente matura.

I maschi iniziano a difendere un proprio territorio, di solito un tratto di ruscello, o canale, o un lato di uno stagno. Lo pattugliano instancabilmente per tutte le ore di sole del giorno, pronti a scacciare gli altri maschi con furiosi combattimenti aerei. Le femmine, invece, cercano i territori dei maschi per accoppiarsi con essi. Se la femmina è ricettiva, il maschio la accoglierà e seguirà l'accoppiamento, altrimenti verrà scacciata.

L'accoppiamento delle libellule è anch'esso unico nel regno animale: mentre la femmina ha gli organi genitali all'estremità dell'addome, il maschio è stato costretto a evolvere un adattamento per permettere la buona riuscita dell'accoppiamento: deve cioè piegare l'addome ad arco fino a trasferire gli spermi (che vengono prodotti vicino alla punta dell'addome) in una struttura che li raccoglie all'altro capo dell'addome, nel secondo segmento. Fatto ciò, è pronto per cercare una femmina.

 Enallagma cyathigerum maschio e femmina forma blu

Quando questa entra nel suo territorio il maschio la afferra con le sue appendici caudali, simili a pinzette, dietro la testa (negli anisotteri) o sul protorace (negli zigotteri). Inizia il "tandem", in cui maschio e femmina restano uniti e volano insieme col maschio davanti e la femmina dietro, saldamente trattenuta dalle appendici caudali. L'accoppiamento può avvenire in volo o da posati: la femmina deve arcuare il proprio corpo fino a portare i suoi genitali a raccogliere gli spermi del maschio: si forma una figura detta "a cuore".

 Coenagrion, sp.

La deposizione può avvenire, a seconda delle specie, con il maschio che continua a trattenere la femmina, oppure con il maschio che la rilascia, ma la controlla da vicino, scacciando gli altri maschi, o ancora con la femmina che si allontana da sola e depone per conto suo.

Può sembrare molto difficile fotografare questi insetti, così veloci e così abili a cambiare direzione in volo, ma in realtà molte specie pattugliano il territorio seguendo sempre lo stesso percorso sullo stagno, o usando spesso lo stesso posatoio: se ci si apposta vicino al percorso sarà possibile tentare uno scatto al volo. Si raccomandano tempi brevissimi una messa a fuoco già impostata, in attesa che la libellula appaia nel mirino della fotocamera.

Crocothemis erythraea femmina

In Italia sono note circa 93 specie, numero destinato ad aumentare con il riscaldamento globale che sta portando nuove specie a conquistare i territori più a nord a partire dal nord-Africa.

Testo a cura di Dario Olivero.

Ischnura elegans femmina type C

Crocothemis erythraea maschio

 

Libellula fulva

Anax imperator maschio

Orthetrum brunneum maschio

Sympetrum sp.

 Calopteryx haemorrhoidalis femmina

Calopteryx haemorrhoidalis maschio

 Ischnura elegans maschio